TRADIMENTO! è il cambio d’ottica. Basta spostarsi di pochissimo e la prospettiva muta: ciò che una volta erano i ‘fantasmi’, residui di persone o baluginare di ricordi, ora sono gli ideali traditi. I sogni traditi, nella nostra struttura sociale, sono fisiologici e si ripetono ciclicamente all’infinito. Il grande Luigi Magni disse per bocca di Nino Manfredi “I ribelli morono sempre a vent’anni, pure quanno nun morono.” In TRADIMENTO! una donna incontra un’amica per un aperitivo e le racconta quale ideale ha scoperto d’aver seppellito sotto una valanga di omologazioni.
Oh, ciao,
vieni, siediti.
Vieni, che ti racconto
cosa mi è successo l’altra sera.
Tornavo dal lavoro
e guardavo le vetrine.
Ero tranquilla e felice
quando, dalla folla, emerge
una tossica.
Il chiodo rovinato,
le panta sdrucite,
sporcizia e croste sulle labbra e sul viso,
magra, prossima a scomparire,
veramente messa male:
ti garantisco, completamente marcia.
Te li ricordi i tossici?
Ecco! Una tossica.
Mi si mette davanti
e mi fa con una voce impastata
che gli arriva
da dietro chissà quale cirrosi:
“Ooo… mi dai dieci sacchi?”
Cerco di glissare, di non guardarla
ma qualcosa nella sua voce
mi scivola dentro.
La conosco.
La conoscevo.
La guardo.
Si.
È Sandra.
Cerco di squoterla:
“Cazzo Sandra! Sono io!”
Lei mi guarda con occhi spenti,
sembra non ricordare,
anche se per me sente.
Sente che in qualche modo
appartengo al suo passato.
Strizza gli occhi
e mi chiede ancora
dieci carte.
Le tocco il braccio
e le dico:
“Sandra, sono io.
Dai… vieni che ti offro, qualcosa, un panino.”
Faccio per tirarla dentro un bar lì a fianco
E mi becco un “Fanculo!”
Si volta e se ne va,
verso altre persone,
verso altri: “Hai dieci carte?”
Solo per un attimo si volta a guardarmi
in quegli occhi c’era tutto il rancore del mondo.
Rimango a guardarla
ferma nella folla.
Mi chiedo e ti chiedo:
cosa ci è successo?
Cosa ci è successo?
Ti ricordi?
Volevamo…
Potevamo cambiare il mondo,
noi.
Lo potevamo plasmare.
Avevamo la musica dentro,
ricordi?
La musica, le parole, la forza.
Ci sentivamo Dei.
Dei venuti a salvare il mondo.
Invece
siamo state capaci solo
di scivolare via
come merda di piccione
sul parabrezza inclinato
del mondo.
Noi divorate
dal mondo.
Noi,
con la nostra famiglia del cazzo,
con il nostro lavoro del cazzo,
con il nostro shopping del cazzo,
e le nostre domeniche in spaggia
in happy hour del cazzo
a ballare come ci hanno insegnato
le fighe nei film patinati del cazzo.
Una volta invece urlavamo
e pogavamo
e i vecchi,
NOI, OGGI,
si chiedevano
cosa saremmo diventate.
ECCOVI SERVITI
CARISSIMI “I CAZZI VOSTRI MAI!”:
Io e te siamo diventate due stronze!
Forse lo siamo sempre state.
Di sicuro lo siamo adesso.
Mentre Sandra è stata fedele.
Fedele a se stessa, al sogno,
al rifiuto di questa vita spot.
È stata fedele ed è stata tradita
e quel tradimento non ha voluto guardarlo,
e s’è gettata oltre la rupe della coscienza.
Credevamo di avere la forza,
ci credevamo davvero
ma non era forza e nemmeno coerenza.
Forse incoscienti
non avevamo paura
ma certamente mai abbiamo avuta l’onestà
di guardare negli occhi il sogno,
e lasciarci amare.
Mai.
Mai.